Patti. La Polizia individua e arresta il quinto autore del pestaggio di un sedicenne a ottobre, in una fabbrica in disuso. E’ un ventiquattrenne


I fatti risalgono allo scorso ottobre quando quattro minori, di età compresa tra i 14 e i 17 anni, hanno sequestrato per più di un’ora un sedicenne all’interno di una fabbrica in disuso, sita nel comune di Patti, e lo hanno picchiato selvaggiamente alla presenza di altri coetanei.

Lo scorso 19 marzo, gli agenti del Commissariato P.S. di Patti, in esecuzione di un’ordinanza cautelare emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale per i Minorenni, su richiesta della Procura della Repubblica presso quel Tribunale, hanno arrestato i responsabili del pestaggio, collocando i quattro minorenni in apposite comunità alloggio.

Le indagini dei poliziotti hanno consentito oggi anche l’esecuzione di un’ulteriore misura cautelare, emessa dal GIP presso il Tribunale di Patti, dottor Ugo Domenico Molina, su richiesta del Sostituto Procuratore di quella Procura della Repubblica, D.ssa Giorgia Orlando nei confronti di una quinta persona considerata responsabile dei reati di sequestro di persona, porto d’oggetto atto ad offendere, violenza privata e lesioni aggravate in danno di minorenne.

Trattasi di un maggiorenne, 24 anni, PARASILITI COLLAZZO Andrea, nato a Messina e residente a Patti. E’ accorso a “godersi la scena” e non ha esitato a mischiarsi ai ragazzini per accerchiare e bloccare la vittima impedendo ai due amici della stessa vittima di aiutarla o di scappare per dare l’allarme.

Il ventiquattrenne è stato sottoposto al regime degli arresti domiciliari.

Minore scappa da casa in Francia. La Polizia lo rintraccia in Sicilia

Storia di un 17enne e dei tanti minori aiutati dalla Polfer

Daniel è solo uno dei tanti minori, 19 dall’inizio dell’anno, che i poliziotti della locale sezione di Polizia Ferroviaria, hanno rintracciato e aiutato a tornare a casa o presso strutture adeguate.

Daniel – non è questo il suo vero nome – è stato rintracciato il 7 aprile scorso, a bordo di un treno proveniente da Palermo, privo di documenti. Mancava da casa, in Francia a Marsiglia, dai primi di febbraio. Con l’aiuto di un mediatore di lingua francese del Ministero dell’Interno, i poliziotti sono riusciti a ricostruire la storia del ragazzino e a far si che potesse essere accolto in un’idonea struttura in attesa che, insieme alla madre, subito avvisata, e attraverso l’interessamento consolare, si possa organizzare il suo rientro a casa, in Francia.

Anche la ragazzina nigeriana rintracciata, la settimana scorsa, dai poliziotti a bordo di un treno diretto a Catania, ha trovato una casa. Di concerto con l’autorità giudiziaria minorile e i locali servizi sociali, la diciassettenne è stata affidata a un’idonea struttura d’accoglienza messinese.

Come lei, il sedicenne italiano, individuato lo scorso 9 aprile a bordo del treno regionale proveniente da Palermo, è stato riaccompagnato e affidato dagli stessi poliziotti al personale della casa famiglia, nel caso del ragazzo a Termini Imerese, individuata dal Tribunale per i Minorenni competente.

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